Parlare di bambini e di cibo in 12 giorni attraverso l’Europa, dal Naviglio agli uffici dei parlamentari continentali, 909 km di corsa. Una nuova impresa per Ivana di Martino, l’ultrarunner milanese che ha lanciato la sua nuova sfida per sensibilizzare le persone, correndo, sul tema della povertà.
75 chilometri al giorno per lanciare un allarme che riguarda oltre 27 milioni di ragazzi, che hanno bisogno di avere un adeguato accesso al cibo e una corretta educazione alimentare. 45enne e madre di tre figli, Ivana Di Martino è partita lo scorso mercoledì 11 maggio dalla sede della Canottieri Milano ed è arrivata il 23 a Bruxelles. Ha percorso le tappe attraverso l’Italia, superando le Alpi, in Svizzera, attraverso la Francia fino in Belgio e passando da Lugano, Lucerna, Mulhouse, Nancy.
Arrivata a Bruxelles ha consegnato il proprio messaggio per dar voce ai giovani che sono a rischio povertà. Dati alla mano: nel 2004, 122.3 milioni di persone, circa il 25% della popolazione europea era a rischio povertà o di esclusione sociale. In alcuni Stati membri la percentuale sale al 40%. Per i bambini la situazione è ancora più grave: il 27.8% sono esposti al rischio di povertà. E anche per loro le percentuali in alcuni Stati membri salgono al 40%. Durante la sua corsa attraverso l’Europa Ivana di Martino ha incontrato persone, che le hanno trasferito la forza e l’energia per proseguire nel suo intento.
Grazie alla collaborazione del concessionario Gira Gira, Arca ha scelto di supportare l’ultrarunner in questa importante iniziativa; un veicolo del costruttore ha affiancato Ivana nel suo percorso e in ogni sua tappa fino a Bruxelles. Ha rappresentato un supporto durante le pause, un ristoro nei momenti di sosta.
A bordo del camper Ivana ha potuto riposarsi, ha consumato i pasti, si è scaldata e rifocillata tra tappa e tappa: un compagno di viaggio importante per trovare la tranquillità e la concentrazione necessarie per portare a termine l’impresa. Un grande saluto e tanti complimenti a Ivana per la sfida vinta per se stessa, ma soprattutto per la causa che ha abbracciato. www.arcacamper.it