L’industria del caravanning è in continua crescita. Questa la considerazione a seguito del rilascio per i dati ufficiali dell’immatricolato che ha visto superare se pur di poche unità, la quota di 170.000 mezzi. Il dato fornito da Civd si concentra in particolar modo sui risultati ottenuti in Germania che con oltre 35.000 immatricolazioni si conferma il primo mercato europeo, seguito da Francia e Regno Unito. Il trend positivo si conferma anche per il mercato dell’usato, importante termometro per l’andamento del settore in quanto spesso rappresenta il primo passo che l’acquirente compie prima di scegliere un mezzo nuovo in un secondo momento. Quindi il volano continua a girare, il che fa ben sperare.
Già a novembre 2016 si erano superati i numeri dell’anno precedente con l’impressionante dato di 136.200 passaggi di proprietà dei quali circa 72.000 riguardavano le caravan, mercato ancora fiorente, e i rimanenti i veicoli motorizzati. È stato il miglior risultato degli ultimi venticinque anni con oltre il 6% di incremento. In Germania, ma anche in Italia come nel resto d’Europa, il trend di crescita è stato particolarmente positivo nel segmento dei van, sia sul mercato del nuovo e sia su quello dei mezzi di seconda mano. E questi primi mesi del 2017 parrebbero confermare i dati sopra esposti, questo almeno quanto è riportato dalle associazioni tedesche del commercio per il caravanning, da quella turistica e da alcune importanti società di consulenza aziendale.
Le stesse associazioni parlano anche delle azioni da compiere nell’immediato futuro per assecondare questa tendenza. Come ad esempio incrementare gli spazi per la sosta dei veicoli e rendere accessibili attraverso piattaforme digitali le disponibilità degli stalli nelle aree. Le preferenze in termini di veicoli invece, vedono i clienti sempre più rivolti verso l’acquiso di mezzi compatti con la possibilità di allestimenti personalizzabili.