Il nostro territorio è ricco di paesaggi bellissimi e vanta diverse culture che vivono in luoghi caratteristici.
Merita quindi la giusta valorizzazione, ma come?
Creare strutture ricreative ad esempio aiuta i viaggiatori a conoscere luoghi che spesso vengono sottovalutati o addirittura scartati in quanto non sono presenti impianti ricettivi dedicati al turismo.
Grazie al contributo di ventimila euro messi a disposizione da APC in seguito alla vincita del bando “I comuni del turismo in libertà 2017” per la categoria Nord Italia, il comune di Rocca dei Baldi in provincia di Cuneo, ha realizzato una nuova area di sosta l’Airone.
Gianni Brogini, direttore marketing di APC spiega che per l’anno 2017 il progetto del comune piemontese è stato ritenuto il più soddisfacente per la localizzazione e per la procedura di valutazione costi e benefici.
Inoltre, la commissione lo ha giudicato il più moderno e il più tecnicamente preciso e adatto per l’accoglienza dei turisti in libertà.
L’area, inaugurata lo scorso 13 aprile, è alle porte della Riserva Naturale Crava Morozzo: la sua creazione è stata pensata per valorizzare il territorio situato in posizione strategica, a metà tra Cuneo e la via che porta verso le Langhe.
Importante la vicinanza alla rete autostradale che collega Torino alle città di mare o alle piste sciistiche, così da essere un luogo d’interesse per dodici mesi all’ anno.
Alla cerimonia del taglio del nastro avvenuto alle ore 15 erano presenti il sindaco di Rocca de’ Baldi
Bruno Curti, Gianni Brogini, Giandomenico Genta (Presidente Fondazione CRC-Cassa di Risparmio di Cuneo), Paolo Bongioanni (Direttore ATL-Azienda Turistica Locale del Cuneese) e numerosi sindaci dei comuni limitrofi.
Determinante per l’apertura di questa area di sosta è stato anche il contributo di 30.000 euro, ottenuto della Fondazione CRC.
Soddisfatto il Sindaco Bruno Curti, che si dice propenso ad ampliare la proposta ricreativa dell’area attraverso la collaborazione con ATL, creando itinerari turistici che si snodano sul territorio oltre a un percorso di mobilità sostenibile (elettrica) che possa essere sfruttata per visitare l’Oasi, ma anche per percorrere gli interessantissimi sentieri campestri dell’area.
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