La casa di Stoccarda Mercedes è intervenuta sul suo furgone di successo, lo Sprinter, con un aggiornamento tecnologico a 360°
Il principale aspetto di questo intervento riguarda il motore diesel a quattro cilindri, prima disponibile solo per lo Sprinter in versione furgone e autotelaio a trazione posteriore. Oggi, invece, Mercedes-Benz lo adotta come propulsore per tutte le versioni, anche la più recente a trazione integrale.
La meccanica
Il motore che rispetta le normative Euro VI-E ed Euro 6d è disponibile nelle potenze di 114, 140, 170 e 190 cavalli. Questo quattro cilindri deriva dal settore autovetture di Mercedes e vanta un comfort acustico e vibrazioni ridotte, come pure sono migliorate le caratteristiche di fluidità e trazione.
Il cambio
Dal segmento delle vetture Mercedes lo Sprinter adotta anche il cambio automatico 9G-Tronic, che sostituisce il precedente a sette rapporti. Le nove marce permettono di mantenere bassi i regimi del motore in diverse condizioni di guida. Questo riduce vibrazioni, rumorosità e anche i consumi di carburante. Gli elementi idraulici ottimizzati consentono inoltre cambi di marcia rapidi e appena percettibili, praticamente senza interruzione della potenza di trazione. Il sistema Drive Select e i paddle al volante consentono al conducente di intervenire manualmente sul cambio. L’adozione del nuovo cambio, inoltre, è stato possibile anche grazie agli ingombri, che sono adatti allo spazio di installazione che richiedeva il 7G-Tronic; rimane naturalmente disponibile anche il cambio manuale a 6 rapporti.

Mercedes-Benz Sprinter Tourer
Sprinter: telaio e trazione
Come anticipavamo, è possibile ordinare lo Sprinter non soltanto con trazione anteriore e posteriore, ma anche con l’integrale dotata di un sistema completamente rinnovato, anch’esso parzialmente derivato da Mercedes-Benz Cars. A differenza del precedente, che in modalità 4×4 erogava la coppia distribuendola per il 35% all’anteriore e per il 65 al posteriore, la nuova trazione può distribuire la coppia in modo completamente variabile tra i due assi a seconda della situazione e in maniera completamente autonoma senza che il conducente debba intervenire (torque-on-demand). La distribuzione della coppia è assicurata da una frizione a dischi multipli a controllo elettronico, integrata nel ripartitore di coppia. Se la frizione a dischi multipli viene disinnestata durante il normale funzionamento di guida, la trazione del veicolo è prerogativa unicamente dell’asse posteriore. Con la frizione innestata, entra in gioco l’asse anteriore.
Vantaggi
I vantaggi sono una trazione elevata e una maneggevolezza straordinaria, oltre al maggiore comfort: grazie alla distribuzione automatica della coppia, il sistema funziona in modo molto più silenzioso. Quando la situazione di guida lo richiede, ad esempio, la coppia è trasmessa all’anteriore. Quando non più necessario, in caso di frenate potenti con intervento del sistema antibloccaggio per esempio, la trasmissione anteriore è completamente disattivata. Anche in caso di sotto o sovrasterzo sotto carico la coppia è distribuita in modo da agevolare la stabilizzazione del veicolo. Se questi interventi non fossero risolutivi intervengono quindi i sistemi di controllo Esp e 4Ets adattati alla trazione integrale. La versione 4×4 del nuovo Sprinter è disponibile con la meccanica da 190 cavalli e cambio automatico 9G-Tronic sino alla classe da 5,5 tonnellate.