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Mirafiori: 81 anni di storia

Sono circa 20.000 le persone coinvolte a vari livelli nella struttura organizzativa del più grande – e forse più famoso – comprensorio di FCA nel mondo.

Mirafiori, un nome che non ha bisogno di presentazioni grazie ai suoi 81 anni di storia. Inaugurato nel 1939, l’impianto torinese segnò per Fiat l’inizio della produzione moderna; a oggi è una delle fabbriche automobilistiche europee in attività da più tempo. Impressionanti i numeri per descriverne le dimensioni: oltre due milioni di metri quadrati di superficie, quasi dodici chilometri di strade sotterranee per spostare motori e componenti, più di venti chilometri di sistemi di trasporto su cui si muovono materiali e vetture finite.

È una vera e propria “città” nella città, quella di Torino, con la quale ha condiviso storia, cambiamenti, evoluzioni. Diversi progetti prendono vita proprio all’interno del comprensorio: dal progetto pilota Vehicle-to-Grid (V2G) al centro di assemblaggio Battery Hub. E sempre Mirafiori ha un significativo ruolo guida a livello europeo sul fronte dell’elettrificazione. Infine, la sperimentazione in ambito cittadino è un altro aspetto che FCA sta sviluppando velocemente con le amministrazioni comunali, cominciando proprio da dove tutto è nato: Torino. Mirafiori è sempre la culla delle idee e dei progetti: da queste linee sono usciti modelli che hanno fatto la storia dell’automobile e spinto l’evoluzione tecnologica. La prima fu la mitica Topolino, poi arrivò la 600 e, sempre da Mirafiori, uscì la vettura più iconica di sempre per il marchio Fiat, la 500. Senza dimenticare, in tempi più moderni, un’altra icona come la Panda, accompagnata dalla Uno e, in seguito, la Punto.

Oggi nel comprensorio di Torino che, oltre a Mirafiori integra la sua estensione di Grugliasco, lavorano circa 20.000 persone ma, se si allarga il perimetro anche alle altre attività in Piemonte, bisogna considerare altre 4.000 persone e i circa 40.000 addetti impegnati nelle aziende fornitrici. Senza considerare il notevole volano che ne consegue a livello di indotto.

Fca Mirafiori

Negli ultimi anni Mirafiori è stato oggetto di importanti lavori di riqualificazione e recupero. Il primo intervento significativo risale al 2006, con l’inaugurazione del Motor Village. Più recentemente è stata recuperata la palazzina di corso Orbassano, dove ora ha sede FCA Bank. Inoltre, quell’area di via Plava, dove si ritiravano le auto nuove, ora è rinata con una nuova missione: negli edifici dell’ex Meccanica 2 è sorto un quartiere direzionale di vitale importanza dove hanno sede il Centro Stile, le Officine Abarth e gli uffici di FCA Service, di CNH Industrial, oltre alle attività amministrative, informatiche e contabili del gruppo. Sempre in quest’area è ubicato l’Heritage Hub, un ambiente sospeso tra passato e futuro, che ospita il dipartimento FCA Heritage e la sua missione di tutela dell’inimitabile patrimonio storico dei marchi italiani del gruppo. Infine, FCA ha sempre dedicato particolare attenzione all’università, tanto da aver favorito la nascita – sempre all’interno di Mirafiori, in corso Settembrini – di un campus del Politecnico di Torino: la Cittadella del Design e della Mobilità Sostenibile. Non ultimo l’ex stabilimento Fiat di Rivalta che, una volta completati i lavori di ristrutturazione entro l’inizio del prossimo anno, diventerà uno dei centri di distribuzione ricambi del brand Mopar 01al servizio di Europa, Medio Oriente, Africa e altri mercati mondiali. A Rivalta, inaugurato nel 1967, vennero prodotti molti dei modelli più famosi di Fiat, come la 124 Spider, la Dino, la Ritmo e la Bravo; oggi è stato trasformato in un magazzino innovativo, improntato a criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale per lo stoccaggio e la distrbuzione di accessori e ricambi.

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