Il 16 gennaio dalla fusione di Fca e Psa nasce Stellantis. Il nuovo Gruppo aspira a divenire uno tra i leader per la mobilità sostenibile a livello mondiale.
E’ un progetto ambizioso, che mira a comparire tra i leader a livello globale in una nuova era di mobilità sostenibile. La data del 16 gennaio scorso ha segnato il lancio della multinazionale olandese Stellantis N.V., nata dalla fusione di Peugeot SA (Groupe PSA) e Fiat Chrysler Automobiles NV (FCA).
La società, che ha sede ad Amsterdam, controlla ora un nutrito numero di marchi automobilistici divenendo tra i primi cinque produttori a livello mondiale. Sono presenti anche Fiat Professional, che produce la base camper Ducato, la più utilizzata in Europa per la realizzazione di veicoli ricreazionali. Oltre a Peugeot e Citroen, anche quest’ultimi con prodotti di successo per i v.r.
Il gruppo
L’unione delle risorse si compone ora di circa 400.000 dipendenti e manifesta una diffusione davvero globale. Le aziende di Stellantis sono distribuite in Europa (con forte presenza in Italia e Francia), Nord America e America Latina. Oltre a ereditare un potenziale al momento non sfruttato in Africa, Cina, Medio Oriente, Oceania e India. Grazie alla presenza in circa 30 Paesi, il gruppo potrà fornire veicoli – ma anche servizi – in oltre 130 mercati.
La visione
John Elkann è stato nominato presidente del neonato gruppo. Elkann ha dichiarato come non sia un caso che Stellantis nasca proprio quando il mondo richiede un nuovo tipo di azienda automobilistica atta a promuovere soluzioni pulite e intelligenti per fornire libertà di movimento a tutti.
Sempre secondo Elkann, la diversità geografica e culturale delle persone che costituiscono Stellantis sono la chiave per la costruzione di un gruppo di aziende di maggiore potenza nella nuova era della mobilità. Stellantis ha iniziato le negoziazioni su Euronext (Parigi) e alla Borsa Italiana di Milano lo scorso 18 gennaio; il giorno successivo è stata la volta New York. I risultati dell’intero anno 2020 saranno pubblicati il prossimo 3 marzo.