Lo scorso ottobre, presso la sede dell’Assessorato al turismo della Regione Sicilia, si è tenuta una importante tavola rotonda sulla bozza DDL per il riordino della normativa riguardante le strutture ricettive
All’incontro presenti APC, Assocamp, Promocamp, ACTItalia, Confedercampeggio e Unione Club Amici. L’Assessore al Turismo Manlio Messina ha esordito comunicando come non esista ancora una disciplina che regolamenti le strutture ricettive siciliane. Sostenendo che questo crea situazione di criticità. Perriera, a nome di Uca, ha sottolineato l’importanza di inserire le specifiche per riconoscere le aree attrezzate e i parcheggi. Oggi confusamente contemplati come “campeggio”. Ha continuato ribadendo come tutte le modifiche alla legge debbano tenere conto del diritto dei turisti in camper e caravan di utilizzare i propri veicoli per l’uso “abitativo” per il quale sono stati immatricolati. Naturalmente rispettando il CdS.
Si è molto parlato delle aperture stagionali che non consentono il giusto sviluppo del turismo della regione. Su 49 campeggi e/o villaggi turistici, oggi operativi in Sicilia, solo 17 hanno aperture annuali. In conclusione le associazioni del settore chiedono di integrare il testo della bozza con alcuni punti d’attenzione. Tra questi anche la possibilità di sosta fino a un massimo di 72 ore nelle aree comunali (e garantire le registrazione art.109 TULPS) per evitare il nomadismo. È stato infine proposto di valutare l’apertura in ogni provincia dei “campeggi di turno” (come già esistono in Francia) nei periodi di bassa stagione.