Dopo la Valle d’Aosta è il turno del Piemonte, regione nella quale diversi saranno i comuni dove festeggiare il carnevale.
Per iniziare vi consigliamo lo Storico Carnevale di Ivrea, evento in cui storia e leggenda si intrecciano. Principalmente conosciuto per la scenografica battaglia delle arance, non tutti sanno che essa in realtà rievoca fatti realmente accaduti: un barone venne scacciato grazie alla ribellione di Violetta che, uccidendolo, accese la rivolta popolare.
A Violetta, inoltre, è ispirata la maschera storica della Vezzosa Mugnaia. La Battaglia delle Arance rammenta perciò questo scontro: il popolo, rappresentato dalle squadre di aranceri, combatte senza alcuna protezione contro i soldati posti su carri trainati da cavalli.
La battaglia durerà tre giorni e terminerà con una stretta di mano che sancirà la pace. Una speciale commissione assegnerà, inoltre, un premio alle squadre che per ardore, tecnica e lealtà si distingueranno dalle altre. In segno di partecipazione alla festa, a partire dal Giovedì Grasso, tutti i cittadini e i visitatori dovranno scendere in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta. Oltre alla battaglia delle arance, che si terrà il 3, il 4 e il 5 marzo, tanti altri saranno gli appuntamenti da non perdere durante il Carnevale di Ivrea.
Il 17 e il 24 febbraio si terranno le fagiolate rionali e le parate del corteo storico che vedrà sfilare gli alfieri con le antiche bandiere dei rioni, il corteo a cavallo guidato dal Generale, gli ufficiali dello Stato Maggiore, le Vivandiere e il Sostituto Gran Cancelliere che terrà con sé il Libro dei Verbali.
Ma il momento culminante sarà il passaggio della Mugnaia sottolineato da applausi e grida. Inoltre, una banda eseguirà la Canzone del Carnevale, inno ufficiale della festa, mentre i popolari Pifferi e Tamburi suoneranno per le vie della città nei giorni di festa.
Il corteo sfilerà anche nei tre giorni della battaglia. Sabato 2 marzo verrà presentata la Vezzosa Mugnaia e gli aranceri sfileranno per le vie della città.
Momenti salienti saranno anche le zappate degli scarli, pali rivestiti di erica e ginepro raccolti il 4 marzo e poi bruciati il giorno successivo, e l’alzata degli Abbà, dieci bambini che in costumi rinascimentali rappresenteranno i priori delle cinque parrocchie di Ivrea. Il carnevale, infine, terminerà il 6 marzo con la distribuzione di polenta e merluzzo.