Tra il 1531 e il 1533 il Magno Palazzo era un grandioso cantiere rinascimentale dove pittori, scultori, artigiani, garzoni di bottega lavoravano a tempo record per rendere sontuosa la nuova dimora rinascimentale del principe vescovo Bernardo Cles.
Il veneto Marcello Fogolino fu tra questi artisti e a lui sarà dedicata la rassegna intitolata “Ordine e bizzarria: Il Rinascimento di Marcello Fogolino”, che sarà inaugurata domani al Castello del Buonconsiglio (Via B. Clesio), con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico un pittore che fu costretto ad una forzata permanenza in Trentino, in quanto esiliato dalla Repubblica di Venezia con la pesante accusa di assassinio, ma che riuscì a guadagnarsi, con la sua opera, la fiducia del Principe Vescovo Bernardo Cles fino a divenirne il pittore di corte.
Il contesto trentino sarà illustrato con opere fogoliniane provenienti da chiese e dalle collezioni del museo, in merito alle quali particolare attenzione verrà dedicata alle figure dei relativi committenti, mentre la sua produzione profana sarà approfondita partendo dai cicli pittorici del Castello del Buonconsiglio con l’inevitabile ed importante parentesi costituita dal ciclo di Ascoli Piceno, ma anche dalle scarne ma preziose testimonianze grafiche.
La mostra si snoderà nelle sale del Magno Palazzo, in parte affrescate da Romanino e dai fratelli Dossi e in parte affrescate dallo stesso Fogolino, e prenderà avvio da pale d’altare che hanno contraddistinto l’evolversi del suo percorso stilistico tra Vicenza e la provincia di Pordenone, evidenziando la ricca valenza del patrimonio artistico e culturale del Triveneto ed approfondendo lo studio dei rapporti e della collaborazione culturale con gli altri artisti vicentini, tra cui Giovanni Bonconsiglio, Bartolomeo Montagna e Francesco Verla.
La mostra chiuderà i battenti il 5 novembre.
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