650 figuranti daranno vita, dal 9 all’11 settembre, alla Partita a Scacchi Viventi. Intanto la Pro Marostica invita ad approfondire la storia della nobile arte degli scacchi.
Lo fa proponendo, dal 6 agosto al 18 settembre, nelle Sale del Castello Inferiore la preziosa mostra “La battaglia dei due Re con finte schiere. La storia degli scacchi tra XIII e XVIII secolo nei libri della Biblioteca Bertoliana”.
La mostra attinge ai tesori della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, che, attiva sin dal 700, è tra le più importanti biblioteche storiche italiane.
La Bertoliana, tra i suoi tanti tesori, accoglie una rara collezione di letteratura scacchistica universale. Sono opere manoscritte e a stampa datate tra il XIII e il XIX secolo, spesso arricchite da disegni e incisioni.
Tra i contenuti della sezione della Biblioteca riservata al gioco degli scacchi, è un manoscritto di piccolissime dimensioni, redatto nell’Ottocento dai bibliotecari Ignazio Savi e Andrea Capparozzo, contenente il censimento bibliografico dei libri sul gioco degli scacchi all’epoca patrimonio della Biblioteca vicentina. Quell’inventario è stato in seguito ampliato a livello di bibliografia specialistica.
La piccola scena rappresenta un chierico e un laico che, seduti, giocano a scacchi: si tratta di una delle prime rappresentazioni di partita a scacchi ad oggi nota, realizzata in Francia nel terzo quarto del XIII secolo, negli anni in cui il pio re Luigi IX vietava il gioco degli scacchi.
Simone Bucco Presidente Associazione Pro Marostica sottolinea che “La celebrazione degli Scacchi nelle loro diverse forme è sempre l’occasione per ricordare la nostra manifestazione più famosa, nata da un libretto teatrale del vulcanico Mirco Vucetich e in programma negli anni pari sull’amata scacchiera posta a pavimentazione della piazza. La mostra ha il merito anche di valorizzare lo straordinario patrimonio scacchistico conservato dall’Associazione Pro Marostica, da sempre impegnata nell’organizzazione e nella promozione della celebre rievocazione storica, che mette in scena con pezzi grandi et viviuna sfida unica ed emozionante.”